di Renzo Penna
L’Unità di domenica 30 maggio ha ripubblicato, a distanza di due giorni, la pagina pubblicitaria PER IL PARTITO DEMOCRATICO che, nei diversi campi, traccia un bilancio del primo anno del governo Prodi.
L’Unità di domenica 30 maggio ha ripubblicato, a distanza di due giorni, la pagina pubblicitaria PER IL PARTITO DEMOCRATICO che, nei diversi campi, traccia un bilancio del primo anno del governo Prodi. La differenza tra le due pagine, per il resto identiche, sta nell’inserimento, nell’uscita di domenica, di un capitolo dedicato all’ambiente. Dimenticanza piuttosto grave per una coalizione di centrosinistra vista l’attenzione, il crescente interesse e l’influenza che i temi ambientali stanno assumendo sui principali aspetti della vita sociale ed economica del paese.
Ma, a parte la dimenticanza poi corretta, è il messaggio, tutto incentrato sulla “crescita”, a risultare datato e incongruo per un paese, l’Italia, che ha certo bisogno di sviluppo, ma non può che operare in tutti i campi per la sua sostenibilità, puntando sulla ricerca, l’innovazione, la qualità e la compatibilità dei processi produttivi e delle produzioni. La “crescita”, termine riproposto dieci volte nei titoli e nei testi della pagina pubblicitaria, richiama le quantità più che la qualità e ha come unico parametro di riferimento quello rozzo del Pil.
A questo proposito Giorgio Ruffolo, nel 1994, ha pubblicato per Laterza un delizioso libretto dedicato a “Lo sviluppo di limiti. Dove si tratta della crescita insensata”.
Nell’ultima di copertina si può leggere che “Sviluppare limiti alla crescita significa promuovere nuove forme di sviluppo senza limiti…La biforcazione di fronte alla quale ci troviamo ci pone non il dilemma tra crescere e non crescere, ma quello tra due tipi di sviluppo. Lo sviluppo della potenza – è quello che chiamiamo crescita – e lo sviluppo della coscienza. E’ quello che vorremmo chiamare, più propriamente sviluppo”.
A tredici anni da quello scritto, mentre le conseguenze della “crescita insensata” ci costringono, già oggi, a fare i conti con le emergenze indotte dai cambiamenti del clima, è troppo chiedere al governo di centrosinistra e all’istituendo Partito Democratico un cambio culturale in materia di ambiente e concrete azioni di governo capaci di fare della sostenibilità uno degli assi strategici della propria iniziativa?
Renzo Penna –Assessore Ambiente Provincia di Alessandria–