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Società ed Economia della conoscenza – un saggio di Sergio Ferrari

Copertina saggio Ferrari conoscenzaL’autore affronta il dibattito che vede nascere dall’attuale crisi economica, sociale e culturale internazionale, la domanda di un cambiamento verso un, peraltro imprecisato, nuovo modello di sviluppo. Una esigenza di questa natura richiede inizialmente il superamento di approcci conservatori e contingenti e di ottiche altrettanto modeste, che come tali fanno parte delle componenti della crisi, che tuttavia non si declina negli stessi termini nei diversi paesi, compreso il nostro. Da questo punto in poi nasce la necessità di esaminare e valutare i vincoli e le prospettive di più ampia portata, alcuni sostanzialmente esogeni, altri che rappresentano invece le scelte e gli strumenti disponibili per attivare quelle trasformazioni richieste.
In questa direzione l’intervento della conoscenza scientifica si pone attualmente come uno di questi strumenti, se non come lo strumento nuovo e centrale: è attraverso di esso che si può realizzare la capacità di programmare la qualità del nostro sviluppo.
Non si tratta di una delega di poteri della società a favore di una nuova categoria di “saggi”, ma esattamente il contrario e cioè della nuova qualità del lavoro e del tempo sociale maggiormente disponibile.

In copertina: macro di banconota messicana (courtesy: kevin dooley).

Editore Mnamon (www.mnamon.it); Pagine: 95 – Euro 8,00

Di seguito “La Premessa” Continua la lettura di Società ed Economia della conoscenza – un saggio di Sergio Ferrari

Una riflessione sul libro di Luciano Gallino: “Il colpo di stato di banche e governi – L’attacco alla democrazia in Europa”

copertina libro gallino le banchedi Felice Roberto Pizzuti – Professore di Politica economica presso l’Università La Sapienza di Roma. Candidato per la lista “L’altra Europa con TSIPRAS” nella Circoscrizione Centro.

Il prof. Gallino, nel suo ultimo libro[1] offre una ricostruzione molto argomentata della grande crisi globale, con particolare riferimento alla situazione europea. Lo fa offrendo una ricca serie di informazioni e dati e, non da ultimo, accompagna le sue analisi con proposte su cosa occorrerebbe fare per provare a superare la grave situazione nella quale si trovano i paesi sviluppati, l’Europa e, in particolare, il nostro paese. Un pregio particolare del libro è che le analisi e le proposte, pur toccando temi molto complessi, sono descritte in modo estremamente chiaro, appassionato e accessibile ai non addetti ai lavori. Chiarisco subito che condivido per molti aspetti l’interpretazione della crisi e delle motivazioni che l’hanno determinata cosi come vengono descritte nel libro di Gallino. Continua la lettura di Una riflessione sul libro di Luciano Gallino: “Il colpo di stato di banche e governi – L’attacco alla democrazia in Europa”

Fausto Vigevani: il sindacato, la politica – di E.Montali e S.Negri

  1. Copertina bis nuovo libro VigevaniIntroduzione

 dell’Associazione LABOUR “Riccardo Lombardi”

 “La Passione, il Coraggio di un Socialista Scomodo”, edito dall’Ediesse nel 2004 – a un anno dalla scomparsa – racconta con compiutezza l’intero percorso sindacale e politico di Fausto Vigevani: dai primi incarichi di dirigente sindacale nelle Camere del Lavoro di Piacenza e Novara, alla categoria nazionale dei chimici, ai dieci anni nella Segreteria Confederale, alla responsabilità dei metalmeccanici, fino all’elezione nel Senato della Repubblica e all’impegno di Sottosegretario nei governi Prodi e D’Alema. Gli autori si sono occupati ognuno di un preciso periodo. Continua la lettura di Fausto Vigevani: il sindacato, la politica – di E.Montali e S.Negri

La “cecità” dei capitalisti e lo Stato “garante” dell’economia

Paolo LeonSergio Ferrari: Recensione del libro di Paolo Leon: “Il Capitalismo e lo Stato – Crisi e trasformazione delle strutture economiche” (Ed. Castelvecchi, gennaio 2014).

Nel libro “Il Capitalismo e lo StatoCrisi e trasformazione delle strutture economiche”[1]Paolo Leon percorre la storia dell’economia dalla prima grande crisi degli anni ’30 sino ai giorni nostri, per far luce sulle logiche che determinano i comportamenti dei capitalisti e dello Stato all’interno del sistema capitalistico. La sua ricostruzione non parte da assunti precostituiti, ma è basata sull’analisi delle funzioni ricoperte dagli attori in questione nelle particolari situazioni economiche che in tale sistema si sono andate storicamente configurando. Continua la lettura di La “cecità” dei capitalisti e lo Stato “garante” dell’economia

Il capitalismo e lo Stato. Crisi e trasformazione delle strutture economiche.

leon-imagdi Paolo Leon

È appena uscito un nuovo libro di Paolo Leon, per i tipi della Castelvecchi, dedicato a Il capitalismo e lo Stato. Crisi e trasformazione delle strutture economiche.”
L’autore  con questo articolo introduce ai temi del libro.

“Sia nella teoria sia nella politica economica (maledetto il giorno di questa separazione!) i ragionamenti sono tuttora fondati su modelli di equilibrio economico generale, pur di volta in volta rinnovati cambiando alcune delle ipotesi di partenza – anzi, calibrando i modelli, e cioè ricavando dalla realtà le deviazioni dal modello e reintroducendole per renderlo più efficace, vanificando così lo stesso concetto di modello che si riempie di fenomeni e non ne studia il fondamento.

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Presentazione di “Azione Popolare” di Salvatore Settis

Locandina Convegno Settis 2013Intervento Renzo Penna alla presentazione del libro di Salvatore Settis: “Azione Popolare – Cittadini per il bene comune”, lunedì 25 marzo 2012 – Palazzo Borsalino – Università.

Come è noto il libro di Salvatore Settis tratta e valorizza l’azione dei cittadini per i beni comuni. Scuole e Università sono – secondo la Commissione Rodotà che si è occupata di Beni comuni in coerenza con il dettato della Costituzione – un bene pubblico sociale, quindi da difendere, da sostenere. In una fase di crisi economica, sociale, morale come quella che attraversa il nostro Paese, segnata da forti tagli decisi dagli ultimi governi nei confronti della scuola e dell’università pubblica (ad Alessandria ha chiuso – anche per un eccesso di zelo nell’applicazione della Gelmini – la sede decentrata del Politecnico) vede anche, per difficoltà delle famiglie, una riduzione delle iscrizioni, ed è evidente che una Università come questa – giovane anche se con ottimi risultati nella qualità della didattica e della ricerca e nell’impegno degli studenti – attraversi momenti difficili. Continua la lettura di Presentazione di “Azione Popolare” di Salvatore Settis

IL LAVORO PERDUTO Alessandria:parlano le lavoratrici e i lavoratori delle fabbriche chiuse (1970-1990) a cura di Paola Giordano e Grazia Ivaldi

libro spi copertinaINTERVISTA A RENZO PENNA[1]

 Scopo dell’intervista: acquisire elementi conoscitivi del contesto sindacale e delle fabbriche in difficoltà negli anni 1970/’80, con particolare riferimento alle aziende che, in seguito, hanno cessato l’attività e le cause della crisi del settore metalmeccanico e argentiero nella realtà alessandrina.

 Ho iniziato ad interessarmi del sindacato e alle sue iniziative, grosso modo, nell’inverno 1972/’73, nella fase legata alle lotte per il rinnovo del contratto dei lavoratori metalmeccanici. Ad Alessandria l’inverno di quell’anno fu caratterizzato dalla presenza della tenda della FLM in Piazza della Libertà dove, di volta in volta, i Consigli delle principali fabbriche della provincia assicuravano la loro presenza e informavano i cittadini sui contenuti delle richieste contrattuali e le mobilitazioni in atto nelle fabbriche. Continua la lettura di IL LAVORO PERDUTO Alessandria:parlano le lavoratrici e i lavoratori delle fabbriche chiuse (1970-1990) a cura di Paola Giordano e Grazia Ivaldi

Mobbing, di Sergio Negri

Nove storie di lavoro e di ingiustizia quotidiana – Edizioni libreriauniversitaria.it – pag.100, settembre 2011
Dalla prefazione di VERA SCHIAVAZZI:libro mobbing S Negri

Quando si dice “mobbing”, nelle redazioni dei giornali come nelle sedi sindacali, nel dibattito pubblico come in quello tra giuristi, non è raro che la parola venga accolta da occhiate scettiche, da domande e richieste di precisazione. Pur con molte differenze, le reazioni non sono dissimili da quelle che accompagnano un altro reato di recente introduzione nel nostro codice, lo stalking. E, pensandoci bene, da quelle più antiche ma ugualmente difficili da superare che accompagnarono in Italia la trasformazione della violenza sessuale da reato contro la morale a reato contro la persona. Capire il mobbing, riconoscerlo, prenderne atto, e dunque poterlo prevenire e combattere è difficile. E proprio per questo il libro di Sergio Negri, con le sue storie e le testimonianze raccolte nella sua attività di giornalista, è importante. (Dalla prefazione di Vera Schiavazzi)

La Camera del Lavoro di Valenza 1945/1955

copertina borellidi Grazia Penna Ivaldi – Il 29 Aprile 1945 la firma dell’atto di resa delle truppe tedesche segna la fine della guerra che lascia dietro di sé immense distruzioni e incommensurabili sofferenze.
Per l’Italia inizia il cammino verso la Repubblica e verso nuove istituzioni democratiche.
Maggio 1945 – Riapre la Camera del Lavoro la cui attività si dispiega in molteplici direzioni, dall’azione propriamente sindacale al soccorso materiale divenendo, da subito, parte integrante della città. La lunga crisi della democrazia spinge i lavoratori ad aderire ai partiti e al sindacato esprimendo, in tal modo, la volontà di voltare pagina e, al tempo stesso, di contribuire alla ricostruzione. All’attività sindacale partecipano i lavoratori di tutte le categorie: dai panettieri, agli agricoltori, dagli edili, ai calzaturieri, agli orafi. Saranno questi ultimi, i calzaturieri e gli orafi, a caratterizzare l’economia valenzana negli anni a venire e costituiranno l’impegno prevalente della Camera del Lavoro.
La storia sindacale di Valenza risulta scandita da due periodi segnati dalla crisi e dal declino dei calzaturieri e dalla crescita numerica e organizzativa degli orafi che avverrà negli anni ’60. La presente ricerca si concentra, in particolare, sul decennio 1945/’55 attraverso lo spoglio e l’analisi dei giornali dell’epoca, e si avvale delle testimonianze dei protagonisti, sia per il periodo in esame sia per quello successivo, fino alla fine degli anni ‘60.