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La funzione politica dell’Europa dopo la vittoria di Syriza

E di EuropaAssociazione “Labour” – La questione della crisi greca con la vittoria di Syriza e il successo personale di Tsipras ha preso una strada – certamente non facile e parecchio in salita – che però mette nelle condizioni l’Europa di recuperare, non tanto i crediti, ma, sopratutto, una funzione politica all’altezza del suo ruolo. Almeno così si spera perché non è affatto detto che ciò si verifichi. Ci sono infatti in giro e, al momento, sono prevalenti, coloro che, nel ricordare che i Governi greci avevano in passato falsificato i bilanci, ritengono ora del tutto corretta la terapia mortale inflitta ai cittadini greci per il fatto che, sostengono, con quei trucchi hanno potuto vivere al di sopra delle loro possibilità. Di conseguenza il maltolto va restituito, punto e basta.

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L’alba di una nuova sinistra, in Europa

vittoria sinistra grecaDi Alfredo Somoza da www.qcodemag.it – La vittoria di Siryza in Grecia non trova paragoni nella storia recente dell’Europa. Sarà il primo governo della “sinistra radicale” in posizione maggioritaria e non marginale.
Intendendo per sinistra radicale ciò che una volta era considerato moderatismo di sinistra, e cioè una socialdemocrazia delle origini. Siryza infatti non propone strappi alle regole del mercato, non si predispone per abbatterlo, non parla di nazionalizzazioni né di esproprio della proprietà privata. Propone un radicale programma di riforme e un ritorno della politica sulla scena dell’Europa dopo la lunga parentesi gestita dai tecnici.

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DA MIGLIORISTI A NEOLIBERALI.

ex comunisti liberal-liberistiDi Francesco Somaini, dalla mailing list del Circolo Rosselli – Capisco il rispetto con cui Lanfranco Turci possa aver letto questo libro di Umberto Ranieri*, trattandosi di una storia che, come lui stesso ammette, è stata per un certo tratto (e non breve) anche la sua. Andrà pur detto però che la splendida resipiscienza del Lanfranco di questi anni non sembra avere davvero più nulla a che vedere con la deriva centrista e renziana di Ranieri e dei suoi amici. Per quel che mi concerne, in ogni caso, devo dire che il libro in realtà io non l’ho letto e nemmeno sono particolarmente invogliato alla sua lettura. Credo infatti che esso non farebbe che irritarmi, senza trasmettermi nulla di utile. Rispetto al percorso politico che Ranieri tratteggia (e che Lanfranco ben ricostruisce) risulta infatti difficile, dal mio punto di vista, non avvertire una profonda distanza: una distanza, direi, davvero siderale, fino a limiti dell’incomunicabilità. Continua la lettura di DA MIGLIORISTI A NEOLIBERALI.

Politiche energetiche e lotta ai cambiamenti climatici tra prospettive e contraddizioni

paris climat 2015 Di Sergio Ferrari – Le recenti manifestazioni climatiche con effetti “energetici” particolarmente accentuati, hanno creato un’attenzione e una sensibilità per i problemi che ne stanno alle origini e che incidono sul cambiamento climatico, quali non si erano verificate, nonostante l’impegno degli ambientalisti e non solo, negli anni passati. E’ ragionevole ritenere che questa più attenta sensibilità dell’opinione pubblica abbia agevolato la conclusione positiva della recente Conferenza di Lima dedicata, appunto, alle decisioni da prendere a livello internazionale in materia di controllo delle emissioni e a definire gli impegni che ogni paese dovrà assumere nella Conferenza programmata tra un anno a Parigi. Avendo concordato nel frattempo gli obiettivi generali e le conseguenti azioni per dare attuazione, da parte di ogni paese, a tali impegni.  Questi risultati si distinguono rispetto al passato particolarmente per il fatto che hanno ottenuto l’adesione di paesi come gli USA o la Cina, i due principali consumatori di petrolio, sino ad ora rimasti alla finestra; si tratta, di un’indubbia precondizione per immaginare – dato il peso di questi paesi sulle emissioni globali – un qualche risultato positivo, superiore a quanto ottenuto nel passato, visto che nel complesso i consumi di combustibili fossili sono continuati ad aumentare.

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LA GRECIA AL VOTO: “Sostegno alle posizioni di SYRIZA e della sinistra greca”

SyrizaPer Elettori, Associazioni e Movimenti della sinistra progressista e socialistaIn occasione delle prossime elezioni in Grecia, i movimenti e le persone che in Italia individuano nella prassi di una democrazia progressista e nei valori del socialismo gli strumenti necessari a rispondere ad una crisi politica, economica e democratica che, con forme e gravità diverse, investe gran parte dell’Europa, condividono la posizione critica assunta in Grecia dalle forze di sinistra, ad iniziare da Syriza, nei confronti delle odierne politiche economiche dell’Unione Europea. Nell’auspicio che una coalizione di sinistra possa governare la Grecia, esprimono quindi un forte sostegno e vicinanza ad Alexis Tsipras, ed apprezzano la scelta di Ghiorgos Papandreu di costituire il Movimento dei Socialisti Democratici, annunciando la propria disponibilità ad un governo di coalizione con Syriza.

2015 – Gli Auguri di LABOUR: “Una nuova sinistra con i principi e i valori della migliore tradizione del Socialismo italiano”.

PRESEPE 4 STATO 2014Gli Auguri dell’Associazione Labour “Riccardo Lombardi” per il 2015! – Quest’anno a fare da sfondo al tradizionale presepe di Natale ci sono, e non stonano, i volti dei proletari che Pelizza da Volpedo nel 1901 ha ritratto nel celeberrimo “Quarto Stato”. Un anno, il 2014, che si chiude con meno diritti e dignità per chi lavora, meno opportunità per chi lo cerca, mentre nel Paese la disoccupazione ha raggiunto un nuovo record (13,2%), preoccupa, in particolare, quella giovanile (45%) e l’aumento della povertà è il segno più evidente di una società nella quale continuano a crescere le diseguaglianze di reddito e condizione. Continua la lettura di 2015 – Gli Auguri di LABOUR: “Una nuova sinistra con i principi e i valori della migliore tradizione del Socialismo italiano”.

“UNA SINISTRA PER SALVARE IL PAESE”

i tre del quarto_stato_ok Lettera aperta alla Sinistra sottoscritta da singole personalità Circoli e Associazioni. “Iniziativa 21 Giugno”, con queste parole, si rivolge a tutte quelle forze politiche, associazioni, individualità che, pur riferendosi a culture politiche diverse, e pur provenendo da esperienze disomogenee ed anche reciprocamente distanti, quando non contrapposte, oggi condividono una comune valutazione sulla necessità di superare la mancanza di una Sinistra capace di sviluppare compiutamente un’alternativa agli assetti istituzionali, politici, economici, sociali, che oggi vanno configurandosi in Italia ed in Europa. Quasi un milione di cittadini-lavoratori a Piazza San Giovanni, milioni di cittadini-elettori in Italia, dei quali emiliani e calabresi sono un primo esempio, le espressioni più vitali e capaci di sintesi della nostra cultura e dell’associazionismo, nonché coloro che la crisi ha respinto ai margini della società, attendono che una Sinistra degna di questo nome occupi uno spazio politico oggi scarsamente presidiato, dando una risposta credibile e largamente condivisa ad una crisi sistemica che si misura nella democrazia negata, in una recessione prolungata e senza sbocchi, in un imbarbarimento morale che rischia di divenire fisiologico. Continua la lettura di “UNA SINISTRA PER SALVARE IL PAESE”

PAOLO LEON: “riprendere i valori di Fausto Vigevani”

20 ottobre 2014 Senato sala Capitolare, pres libro VigevaniRoma 20 ottobre 2014 – Senato della Repubblica. Intervento del Prof. Paolo LEON alla presentazione del libro “Fausto Vigevani: il sindacato, la politica” di E.Montali e S. Negri.

“Non vorrei continuare con citazioni del pensiero di Fausto, sia perché sono già presenti nel libro che presentiamo, sia perché Renzo Penna ne ha fatta una splendida analisi. Vorrei, se fosse possibile, immaginare che cosa potrebbe essere oggetto della nostra attenzione oggi, alla luce del pensiero di Fausto Vigevani. Non è una cosa semplice, perché sia durante la sua vita sia dopo, sono stati distrutti, e in maniera quasi irreparabile, alcuni degli elementi fondamentali che facevano parte del suo e del nostro pensiero.  Parlerò soprattutto del sindacato, che ha fatto una grande fatica, dopo gli anni gloriosi del ‘70, a riconoscere il proprio ruolo politico, unitario e autonomo, come pensava Fausto.” Continua la lettura di PAOLO LEON: “riprendere i valori di Fausto Vigevani”

D’Alema riscopre lo Stato. Ci possiamo fidare?

lavoro flessibileRoma, 5 dicembre 2014. Intervento Associazione “LABOUR” – Sul “Corriere della Sera” del 29 novembre u.s. viene riportata una intervista a Massimo D’Alema dal titolo: “Renzi lasci la terza via. Bisogna riscoprire lo Stato”. Già dal titolo, pur conoscendo le giravolte tattiche del personaggio, non pare eccessivo pensare che ci si possa trovare di fronte alla manifesta intenzione di imprimere una svolta nella politica del Paese, nel senso che, contrariamente a molti critici della politica del Governo, anche interni al Pd, nel caso dell’intervento di D’Alema questa critica è maggiormente articolata e parte da una autocritica che, sino ad ora, era mancata. L’ex segretario dei Ds, riferendosi a quella “terza via” che prese corso dopo il crollo del muro di Berlino, sostiene: “In tempi recenti sono state avanzate critiche anche aspre di quella esperienza: troppo liberismo, troppe concessioni alla deregulation – e prosegue – la Terza Via fù pensata in una prospettiva ottimistica della globalizzazione, che si è rivelata fallace. L’eccesso di liberalizzazioni ha portato ad enormi diseguaglianze sociali, a grave instabilità economiche e, in ultima analisi, alla crisi del 2008”. Continua la lettura di D’Alema riscopre lo Stato. Ci possiamo fidare?