Revelli: “Piazze malate”

Piazze malate (quando la “cultura del sospetto” si fa Pop)

26-07-2021 – di: Marco Revelli (volerelaluna.it)

A volte i popoli impazziscono. O impazziscono piccole porzioni di popolo, come quelle che si sono ritrovate nelle piazze in questi giorni, segno di tempi deragliati. Indecifrabili nella loro composizione scomposta, con i leghisti e i fascisti mescolati ai bene-comunisti, ai dentisti e agli apprendisti o ai giuristi d’assalto, incarnazione di un’eterogeneità sociale accomunata solo dall’assurdità di una pretesa irricevibile: dalla rivolta contro un provvedimento-simbolo come il Green Pass che in tempi di pandemia mortale appare mera proposta di buon senso e senza dubbio male minore, e che invece viene identificato come attentato a una libertà confusa con l’affermazione dell’assoluto diritto al proprio personale capriccio. Espressione, a sua volta, della rottura di ogni principio di responsabilità nei confronti degli altri, del loro ben più sostanziale (e costituzionalmente sancito) diritto alla salute e alla sopravvivenza, come se l’affermazione che “la mia libertà si arresta dove comincia quella del mio vicino” avesse perso di significato, e ognuno si ergesse nella propria solitudine sovrana al di fuori e al di sopra di ogni legame sociale. E come se tutta la libertà (perduta in gran parte delle questioni sostanziali) fosse oggi rifluita nella questione del si o del no a un temporaneo lasciapassare.

Continua la lettura di Revelli: “Piazze malate”