Sergio Ferrari: “La strategia energetica non convince senza un piano dell’innovazione” (da: www.scienzainrete.it) – 15 ottobre 2017
L’elaborazione della nuova Strategia Energetica Nazionale è stata avviata nei mesi iniziali dell’anno in corso con una comunicazione informativa in sede parlamentare e poi con una Nota con la quale il Ministro Calenda e poi anche Galletti, fornivano alcune indicazioni circa gli indirizzi che il Governo intendeva assumere in materia di politica industriale e di politica energetica. La Nota dei Ministri indicava la presentazione a breve di una bozza relativa alla strategia energetica nazionale che disegnerà un percorso per abbassare stabilmente il costo dell’energia, assicurare gli approvvigionamenti e far crescere gli investimenti su efficienza energetica. Bozza che – anche avendo tenuto conto di un ampio processo di consultazioni di soggetti privati e pubblici, condotto dai due Ministri nelle settimane precedenti – veniva pubblicata il 12 giugno come “Documento di consultazione pubblica” con un Invito espresso congiuntamente dai due Ministri il 21 agosto rivolto a tutti i cittadini interessati per avviare un esame ed, entro un mese, elaborare i relativi commenti, segnalazione e proposte che saranno valutate per la predisposizione del documento finale. Il rilievo della strategia energetica ai fini della qualità economica, sociale e ambientale dello sviluppo del Paese e la complessità delle questioni micro e macro coinvolte, giustifica più che ampiamente il percorso partecipato indicato dal Governo, pareri che però sono rimasti riservati e, a questo punto, sembra necessario immaginare che tali resteranno.
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