di Renzo Penna – “Sbucato dalla Metro a Piazza della Repubblica la fontana delle Naiadi che vi campeggia al centro quasi non si vedeva, sommersa e circondata da una folla vociante nella quale a predominare era il rosso dei vestiti e delle bandiere. Da poco erano passate le nove e già si poteva prevedere che la manifestazione indetta di sabato dalla Cgil per contrastare il progetto del Jobs Act e le politiche del governo Renzi sarebbe stata un successo. A rispondere alla chiamata indirizzata agli iscritti da Susanna Camusso – la segretaria generale di quello che da quarant’anni è il mio sindacato – mi sono convinto negli ultimi giorni e così sono sceso a Roma con il pullman messo a disposizione dai compagni dello Spi-Cgil di Alessandria. Ero stato nella capitale solo qualche giorno prima per presentare al Senato un libro dedicato a Fausto Vigevani, una pubblicazione che ricorda, a undici anni dalla scomparsa, la figura e l’attualità del pensiero politico e sindacale di un originale e importante dirigente della Cgil e della sinistra socialista. Ho così ritenuto fosse necessario essere presente e partecipare in una fase nella quale tutto il sindacato è in difficoltà per motivi oggettivi: la presenza di una gravissima crisi economica che dura da anni, la mancanza di lavoro e la crescita delle diseguaglianze sociali e territoriali, nella quale, in particolare, la Cgil viene accusata di rappresentare il “vecchio”, la “conservazione” e di difendere solo i pensionati, i lavoratori “garantiti e di non occuparsi dei giovani e dei precari.” Continua la lettura di IN PIAZZA CON I LAVORATORI E LA CGIL
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Quello che serve per riformare davvero la P.a.
Sul progetto Renzi-Madia di riforma della Pubblica Amministrazione il commento di Rossana Dettori, Segretario Generale della Fp Cgil, dal sito di Rassegna Sindacale
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Beschi (Cgil): “Per la ripresa serve lavoro di qualità”
“Purtroppo si confermano le analisi che da tempo continuiamo a fare. Cioè che se non si dà una giusta interpretazione sulle ragioni della crisi e si continua a perseguire il principio dell’austerità, la ripresa non verrà e di conseguenza. Nel frattempo, però, si ridurrà l’apparato produttivo, che in questi anni è calato del 25%, mentre aumenterà la disoccupazione e si impoverirà il paese”. E’ quanto afferma Mauro Beschi, responsabile del dipartimento Politiche economiche della Cgil, commentando ai microfoni di Italia Parla, su RadioArticolo1, i recenti dati sulla disoccupazione e i lavoratori in sofferenza”
“Secondo noi, invece, – continua Beschi – occorre intervenire con misure radicali e non convenzionali fondate soprattutto su due elementi: una riorganizzazione delle politiche europee, che deve consentire di dare spazi alle economie nazionali per poter mettere in atto investimenti pubblici che trascinino gli investimenti privati e i progetti di creazione diretta di lavoro. Se non si fanno queste cose non soltanto non invertiremo la tendenza ma il pericolo è di una deflazione del sistema.” Continua la lettura di Beschi (Cgil): “Per la ripresa serve lavoro di qualità”
INDUSTRIALIZZAZIONE E CRISI AMBIENTALE: IL CASO ITALIANO DELL’INDUSTRIA CHIMICA E LA TRAGEDIA DELL’ETERNIT – da “Anima e Terra” rivista Falsopiano, giugno 2013
“Presadiretta”, la trasmissione di Rai3 condotta da Riccardo Iacona, nella puntata di domenica 31 marzo ha acceso le telecamere sul caso Brescia, su uno degli inquinamenti, in assoluto, più gravi del Paese in quanto riguarda una porzione ampia di città, quattro milioni quadrati di territorio nella zona sud di Brescia dove vivono 25 mila persone. Continua la lettura di INDUSTRIALIZZAZIONE E CRISI AMBIENTALE: IL CASO ITALIANO DELL’INDUSTRIA CHIMICA E LA TRAGEDIA DELL’ETERNIT – da “Anima e Terra” rivista Falsopiano, giugno 2013
LA CONQUISTA DELLE 8 ORE E IL RUOLO DI MODESTO CUGNOLIO
Intervento di Sergio Negri a Volpedo il 24 settembre 2012
Riflettendo sulla storia delle lotte contadine, dalla conquista delle 8 ore a Vercelli, di cui Modesto Cugnolio è stato un protagonista assoluto, a quelle dell’occupazione delle terre in molte regioni del sud Italia, mi sono chiesto spesso se questa che noi consideriamo una importante affermazione di un diritto di civiltà, che ha un rapporto molto stretto con la democrazia, non sia un contributo, fra i più alti, che il mondo del lavoro ha dato al nostro paese e ai suoi abitanti. Il primo accordo sulle otto ore, che fu firmato a Vercelli il primo giugno 1906, segna infatti la fine di un sistema ancora feudale, almeno nei rapporti di lavoro; un sistema ancorato ad un legame servile dei lavoratori con i loro datori di lavoro, perpetuato sull’uso spesso crudele delle braccia e del corpo dei salariati, affidato a propositi di sfruttamento della mano d’opera alla quale si riconosceva appena una retribuzione inadeguata e addirittura insufficiente per vivere e scrive l’inizio dell’era moderna, nella quale, per la prima volta, sono finalmente riconosciuti alcuni diritti fondamentali e con essi la dignità di chi lavora. Continua la lettura di LA CONQUISTA DELLE 8 ORE E IL RUOLO DI MODESTO CUGNOLIO
IL LAVORO PERDUTO Alessandria:parlano le lavoratrici e i lavoratori delle fabbriche chiuse (1970-1990) a cura di Paola Giordano e Grazia Ivaldi
INTERVISTA A RENZO PENNA[1]
Scopo dell’intervista: acquisire elementi conoscitivi del contesto sindacale e delle fabbriche in difficoltà negli anni 1970/’80, con particolare riferimento alle aziende che, in seguito, hanno cessato l’attività e le cause della crisi del settore metalmeccanico e argentiero nella realtà alessandrina.
Ho iniziato ad interessarmi del sindacato e alle sue iniziative, grosso modo, nell’inverno 1972/’73, nella fase legata alle lotte per il rinnovo del contratto dei lavoratori metalmeccanici. Ad Alessandria l’inverno di quell’anno fu caratterizzato dalla presenza della tenda della FLM in Piazza della Libertà dove, di volta in volta, i Consigli delle principali fabbriche della provincia assicuravano la loro presenza e informavano i cittadini sui contenuti delle richieste contrattuali e le mobilitazioni in atto nelle fabbriche. Continua la lettura di IL LAVORO PERDUTO Alessandria:parlano le lavoratrici e i lavoratori delle fabbriche chiuse (1970-1990) a cura di Paola Giordano e Grazia Ivaldi
L’ECOLOGIA COME OCCASIONE DI SVILUPPO – da “Anima e Terra”, aprile 2012
NEL TEMPO DELLA GRANDE CRISI ECONOMICA DELL’ITALIA E DELL’EUROPA
di Renzo Penna
In risposta all’attuale disastrosa crisi economica mondiale – che ha avuto origine nello sviluppo abnorme e senza regole del sistema finanziario e sta investendo con particolare durezza il vecchio continente e, in particolare, il nostro Paese – da più parti si invocano politiche capaci di favorire la crescita dell’economia e la creazione di nuovi posti di lavoro anche per rendere più sopportabili le politiche di austerità dei bilanci pubblici. Continua la lettura di L’ECOLOGIA COME OCCASIONE DI SVILUPPO – da “Anima e Terra”, aprile 2012
Cosa non funziona nelle leggi sul lavoro
di Luciano Gallino
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L’indulto non ferma la lotta contro l’Eternit
Nuovi casi di mesotelioma diagnosticati nelle ultime settimane a Casale
di Renzo Penna
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Intervento di Luciano Gallino alla presentazione dell’iniziativa “Precariare Stanca”
3 febbraio 2006
Iniziativa organizzata dall’Associazione “Aprile” di Alessandria presso la Camera del Lavoro Provinciale, Via Cavour n.27 – Alessandria.