Cari colleghi Deputati e Senatori,
siamo un gruppo di persone che, prima di Voi, in tempi diversi e militando in schieramenti politici diversi, hanno avuto l’onore e la responsabilità di rappresentare i cittadini italiani in quel Parlamento nel quale oggi sono in discussione profonde trasformazioni.
In questi giorni siete chiamati ad una delle più importanti funzioni di garanzia previste dal nostro ordinamento: quella di scegliere due membri della Consulta di nomina parlamentare. Al di là delle convinzioni culturali e politiche di ciascuno di noi, ci accomuna la preoccupazione circa l’infragilirsi di quei meccanismi di autonomia e bilanciamento tra le Istituzioni che sussistono in qualsiasi democrazia, e che la nostra Costituzione prevede. Continua la lettura di Appello per l’elezione di Felice Besostri alla Corte Costituzionale
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Il programma di “L’altra Europa con Tsipras” in 10 punti: fine austerity, Conferenza Ue per il debito
Scelte radicali per uscire dalla recessione: social compact, riforma della Bce, fine dell’austerity e Conferenza sul debito
1. Contro la crisi stop all’austerità, politiche espansive e orari di lavoro ridotti
La proposta politica di base attorno alla quale ruota il programma elettorale della Lista Tsipras per le prossime elezioni europeo è quella di combattere la crisi e la recessione che ha colpito da circa sette anni l’Europa con una radicale inversione di rotta “almeno su tre fronti contemporaneamente: mettere fine all’austerità, avviare politiche economiche espansive e innovative, puntare alla piena occupazione e alla riduzione dell’orario di lavoro”. Tra gli obiettivi a breve termine, la Lista Tsiprar propone la cancellazione del Fiscal Compact, la modifica radicale dei Trattati, a partire da quello di Maastricht, che costituiscono il documento di riferimento dei vincoli di bilancio per gli stati membri dell’Unione Europea. Di peso, dal punto di vista politico, anche l’idea di arrivare al superamento della Nato, procedendo all’integrazione degli eserciti nazionali, per una difesa comune che agisca sempre più per la gestione politica dei conflitti, sempre e solo sotto l’egida e la legittimazione delle Nazioni Unite. Continua la lettura di Il programma di “L’altra Europa con Tsipras” in 10 punti: fine austerity, Conferenza Ue per il debito
Contributo dell’Associazione LABOUR “Riccardo Lombardi”
al Convegno: “L’Europa della solidarietà contro la crisi” – Roma 4 aprile 2014
Care/i compagne/i, Abbiamo avuto in questi anni molte occasioni d’incontro, tutte in varia misura sollecitate, alcune volte da scadenze elettorali, altre dai tentativi di eliminare quella anomalia di in paese occidentale – il nostro – che si ritrova, nella sostanza, senza un vero Partito Socialista. Un’anomalia e una limitazione politica grave, in particolare, dopo l’esito delle elezioni amministrative francesi che hanno sancito la sconfitta del Partito socialista – con l’importante, ma sola eccezione del comune di Parigi – la vittoria della destra gollista e l’avanzata delle posizioni anti-europeiste, accompagnate dal ritorno alle identità nazionali. Risultati che, nei fatti, hanno aperto la campagna elettorale per il Parlamento di Strasburgo con la messa in discussione, da parte delle destre nazionaliste, dei principi cardini del progetto europeo: la rappresentazione dei “valori universali” orgogliosamente sanciti nel Trattato di Lisbona. Continua la lettura di Contributo dell’Associazione LABOUR “Riccardo Lombardi”
Geografia fisica tra armonia e devastazione: “Il Bel Paese” di Stoppani, “Vandali. L’assalto alle bellezze d’Italia” di Stella e Rizzo e “Paesaggio, Costituzione, Cemento” di Settis – da “Anima e Terra” Ottobre 2012
di Renzo Penna
Che l’Italia sia – o, come sarebbe meglio dire, fosse – un “Bel Paese” lo sostenevano senza avere dubbi i nostri grandi antenati: Dante, nel canto di Ugolino, parla del “bel paese dove il sì suona”, Petrarca, nel rivolgere le sue lodi a Laura, si compiace che le sentano nel “bel Paese Che Appennin parte e’l mar circonda e l’Alpe”. E de “Il Bel Paese”, sottotitolato “Conversazioni sulle bellezze naturali. La Geologia e la Geografia fisica d’Italia”, scrive e nel 1876 pubblica l’abate Antonio Stoppani[1] con uno notevole successo editoriale che ne ha fatto “il terzo libro per numero di edizioni, del secolo XIX, dopo I Promessi Sposi ed il Cuore di De Amicis”.[2] Continua la lettura di Geografia fisica tra armonia e devastazione: “Il Bel Paese” di Stoppani, “Vandali. L’assalto alle bellezze d’Italia” di Stella e Rizzo e “Paesaggio, Costituzione, Cemento” di Settis – da “Anima e Terra” Ottobre 2012
La necessità di una riflessione a sinistra
di Sergio Ferrari ,17 febbraio 2012
Dibattito: A che cosa serva un partito senza storia e senza memoria, in questo contesto non è dato di comprendere, ma se sino a ieri poteva sopravvivere all’ombra dei poteri reali, oggi la necessità di compiere delle scelte investe anche quella rendita
Sulle irrequietezze che si muovono attualmente nel PD, Scalfari domande garanzie perché non si determinino degli avvicinamenti al PSE dando luogo ad un partito socialdemocratico “che oggi mi sembra del tutto anomalo”.
Accusare Scalfari di essere un voltagabbana, visto che si era iscritto al partito socialista di Nenni, sarebbe del tutto scorretto e sbagliato. Cambiare idea in politica è un fenomeno molto diffuso e il caso Scalfari non è certo il primo e non sarà l’ultimo. Certo, se si trattasse di un difetto non sarebbe sufficiente essere in molti per esserne esente. Il paradosso sta nel fatto che se non ci fossero dei cambiamenti nelle convinzioni politiche della gente, potremmo fare le elezioni oggi e le prossime con la generazione successiva.
La questione è un’altra e anche questa non riguarda solo Scalfari: cambiare idea, soprattutto quando si occupa una posizione di rilievo nell’opinione pubblica o politica, dovrebbe comportare, come dovere prioritario, l’esposizione dei travagli e delle riflessioni che hanno portato a quel cambiamento.
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La ricerca e l’innovazione salveranno il clima e lo sviluppo
di Daniela Palma (Economia/ Affari ENEA)
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Labour per il 4° Incontro del Gruppo di Volpedo
Contributo dell’Associazione “LABOUR Riccardo Lombardi”* per il 4° Incontro del “Gruppo di Volpedo” – 24 e 25 settembre 2011 Volpedo (AL).
Care compagne, cari compagni,
questo nostro 4° incontro si svolge in un momento di particolare e drammatica difficoltà per il nostro paese. Stanno venendo al pettine nodi irrisolti nella costruzione dell’Europa, nell’apertura delle relazioni internazionali, gestite essenzialmente dal sistema finanziario-capitalistico, ma anche antiche debolezza ed errori della nostra democrazia e del nostro sistema economico, oggi pervaso da incapacità e da ingiustizie molto gravi. Paradossalmente tutto questo si verifica sia nel nostro paese a fronte di una domanda di qualità che richiama in termini precisi i valori storici di eguaglianza e libertà del movimento socialista. In questo quadro si comprende la nuova dimensione della qualità della domanda sociale entro la quale si colloca una dimensione di rispetto e di cura dell’ambiente fortemente minacciato da uno sviluppo puramente quantitativo ma, ciò nonostante, incapace di assicurare una corretta distribuzione della ricchezza . Su queste questioni la situazione del nostro paese si distingue in negativo in tutte le statistiche internazionali. Continua la lettura di Labour per il 4° Incontro del Gruppo di Volpedo